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Quayola presenta GLINT

Glint è un'installazione scultorea, luminosa e sonora, scaturita dall’indagine di Quayola sul mondo naturale attraverso complesse strategie computazionali.

Il termine Glint fa riferimento al bagliore della luce sull’acqua che si verifica quando il sole colpisce direttamente la sua superficie producendo un riflesso luminoso fugace ma intenso.

Glint prosegue la ricerca di Quayola sull’osservazione della natura e dei suoi fenomeni attraverso sofisticati apparati tecnologici. La pratica pittorica di dipingere i riflessi sulla superficie dell’acqua, il fascino di tali bagliori e lumeggiature, da sempre materia di indagine dei pittori impressionisti, vengono interpretati da Quayola per mezzo dello sguardo e della sensibilità delle macchine.

Il moto delle onde viene così tradotto in oggetto scultoreo generato da simulazioni algoritmiche.

L’algoritmo deve così cimentarsi nel riprodurre le impalpabili modulazioni di forma e colore che l’occhio umano coglie e riconosce come moti marini, penetrandone configurazioni formali, geometrie, soffuse riflessioni e bagliori.

“Glint parla proprio di un fenomeno naturale legato alla riflessione degli abbagli sulla superficie dell’acqua.  Questo è un fenomeno che effettivamente fa parte della tradizione della pittura di paesaggio; si integra in qualche modo con la mia ricerca che porto avanti da anni proprio sulla tradizione di paesaggio, sull’osservazione della natura come veicolo per scoprire nuove estetiche.

La peculiarità di questi bagliori che avvengono sull’acqua, è proprio data dalla geometria dell’acqua, e dalla complessità di questa geometria.

In questo lavoro sono stati fatti degli studi che simulano proprio il movimento dell’acqua, la geometria dell’acqua. Glint consiste in una scultura in bassorilievo e una geometria creata proprio per simulare la superficie dell’acqua, e c’è un sistema luminoso che in qualche modo anche questo simula proprio questi bagliori, la luce riflessa sull’acqua.” Quayola

About Quayola

Quayola impiega la tecnologia come lente per esplorare le tensioni e gli equilibri tra forze apparentemente opposte: il reale e l’artificiale, il figurativo e l’astratto, il vecchio e il nuovo. La pittura paesaggista, la scultura e l’iconografia classica sono alcune delle estetiche tradizionali di cui si serve come punto di partenza per le sue opere d’arte ibride e installazioni immersive. La sua pratica variegata si basa sulla creazione di software personalizzati, per poi declinarsi attraverso performance audiovisive, video, sculture o opere su carta.

Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni internazionali tra le quali V&A Museum di Londra, Park Avenue Armory di New York; National Art Center di Tokyo; UCCA di Pechino, How Art Museum di Shanghai, SeMA di Seoul; Palais de Tokyo di Parigi; Ars Electronica Festival di Linz; Sonar Festival di Barcellona e al Sundance Film Festival.

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2024-09-16T16:05:19+02:00
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